I primi sospetti
I primi sospetti

Tappo_Matto ormai ci accompagnava ovunque.
Gli avevo trovato una mini pochette molto carina che Lui usava come alloggio personale.
Vi sembrerà pazzesco, ma mi ero così affezionata a Lui che ogni tanto lo controllavo per assicurarmi che fosse con me, che stesse comodo, ma sopratutto che ci fosse… perché già in un paio di occasioni non lo avevo ritrovato dove ero convinta di averlo lasciato.
A volte era una certezza, a volte solo un dubbio, ma gli impegni e la stanchezza si accumulavano e cercavo di non farci caso.
Poi un giorno aprendo la pochette… panico!!!
TAPPO_MATTO NON C’È!!!
Ho iniziato a cercare nella mia memoria dove fossimo andati l’ultima volta che c’era anche Lui e mi ricordai che alcuni giorni prima avevamo partecipato ad un pranzo-degustazione in una azienda vinicola ai Castelli Romani…
Era stata una giornata che avevamo goduto appieno, tra la piacevolissima aria dell’autunno che arrivava in punta di piedi e il piacere delle papille gustative per la proposta gastronomica e la scoperta di vini che non conoscevamo. Tutto allietato da chiacchiere, un po’ tecniche e un po’ informali, scambiate con gli altri sommelier al tavolo e con i gestori dell’azienda.
Anche Tappo_Matto aveva apprezzato la giornata, con piccole scorribande tra le zucche che ornavano il tavolo, i fiori del giardino, gli alberi di olivo e naturalmente i calici!
Mentre ripercorrevo gli eventi il terrore che fosse rimasto in quel luogo, che si fosse perduto tra calici e stoviglie, aumentava. Prima di lasciarmi andare alla disperazione mi venne in mente di chiamare Francesco, e con la voce da cui traspariva tutta la mia apprensione gli domandai se sapesse dove fosse Tappo_Matto…
O meglio, a dispetto delle inevitabili prese in giro, chiesi: “Ma Tappo_Matto è con te?”
Francesco, stupito un po’ dalla domanda e un po’ dal tono della voce, mi rispose: “È a casa con me, quando siamo tornati dalla degustazione me lo sono trovato in tasca e l’ho poggiato sulla libreria.”
Tirando un sospiro di sollievo per il dramma evitato non colsi quanto aveva detto Francesco:
“quando siamo tornati dalla degustazione me lo sono trovato in tasca”
Alessandra