La nostra prima FIVI

La nostra prima FIVI

La FIVI Federazione Italiana Vignagnoli Indipendenti e ogni anno organizza una mostra mercato che si tiene presso l’area Expo di Piacenza. Dopo lo stop forzato del 2020, causa emergenza sanitaria, in questo 2021, nei giorni 27, 28 e 29 Novembre, si è potuta svolgere la X edizione di questa manifestazione.

Già nel 2020 era nostra intenzione partecipare, e in questo 2021 abbiamo voluto dedicare a questo evento tutti e tre i giorni di apertura, sulla considerazione, che è una fiera dove sono presenti circa 700 cantine e che merita un approfondimento anche se è impossibile vedere e conoscere tutto e tutti.

Partiti alla volta di Piacenza nella tarda mattinata del 27 arriviamo direttamente in fiera nel pomeriggio, e superati i controlli di biglietto e green pass ci rechiamo a cercare gli stand dei nostri amici viticultori del Lazio per un saluto.

In primis la Cantina Morichelli, presenti entrambi i fratelli Matteo e Pietro, per poi recarci a salutare Antonella Pacchiarotti dell’omonima cantina, Silvia Brannetti di Riserva della Cascina, e Donato Giangirolami.

Nella prima giornata ci siamo dedicati alla conoscenza delle altre cantine del Lazio presenti tra cui Palazzo Tronconi dove Marco ci spiega la sua filosofia biodinamica con dei prodotti davvero sorprendenti, Alberto Giacobbe e i suoi vini del frusinate e l’Azienda Agricola Biologica Tre Botti dove Federico ci ha illustrato tanti prodotti tra cui anche una cioccolata a base di vino. Per la cena ci siamo accompagnati con i fratelli Morichelli, Antonella Pacchiarotti e altri amici, davanti a una buona bottiglia di vino ovviamente!

Palazzo Tronconi
Palazzo Tronconi
Alberto Giacobbe
Alberto giacobbe
Tre Botti
Tre Botti

Nella seconda e terza giornata, stavolta presenti dall’apertura, ci siamo rivolti a tutto il resto del mondo, seguendo i consigli dei nostri amici. Un primo stand a cui ci siamo avvicinati è stato quello della cantina Bele Casel, azienda treviggiana che produce “Col Fondo Agricolo” rifermentato in bottiglia da uve Glera e vecchi vitigni come Bianchetta e Perera, e diverse bollicine degne di nota sempre dalle stesse uve.

Allo stand di Fontorfio, azienda marchigiana, abbiamo potuto incontrare Igino, che oltre al suo fantastico Pecorino “Cossineo” ci ha fatto conoscere i nuovi prodotti “Gaio Mario” rosato da uve Pecorino, Passerina e Montepulciano, “Pablo” un orange wine da uve Pecorino e/o Passerina e “Cuprense 22” un rifermentato da uve Pecorino, Passerina e Montepulciano vinificate in bianco.

Fontorfio
pablo
gaio mario
cuprense 22
cossineo
rifermentato
Fontorfio

A carattere familiare l’Azienda Agricola Luca Attanasio con delle belle espressioni di Primitivo, tra cui una versione rosata e una appassita.

Luca Attanasio
fioremio
dodecapolis
librante
puglia
Luca Attanasio

Alcune cantine sicuramente ci hanno colpito più di altre. Tre Monti con i suoi “Piuttosto” da uve Trebbiano macerate, “Vitalba” da uve Albana affinate in anfora, la linea di vini rifermentati “Doppio” e “Anablà“.

Tre monti
Vitalba
Piuttosto
Tre Monti

Particolare è stato l’incontro con Nove Lune, azienda che ha dedicato la sua intera produzione a vitigni resistenti Piwi, dando vita al bianco “310“, l’orange “Rukh” affinato in anfora su cui è presente una targhetta in coccio fatta a mano per ogni singola bottiglia, l’ancestrale “HeH” e il passito “Theia“, ma in particolare il progetto del metodo classico “Costa Jelsattualmente in affinamento in una miniera abbandonata e in edizione limitata di 1200 bottiglie.

Nove lune
Nove lune
piwi

Nel nostro errare tra gli stand abbiamo trovato anche una particolarità presso Agricola Vallecamonica che produce due bollicine metodo classico affinate sui fondali lacustri di montagna. “Nautilus CruStorico” 65 mesi sui lieviti di cui 48 sui fondali del lago d’Iseo e “Estremo Adamadus“, quest’ultimo, da uve Piwi, affinato per 12 mesi nelle profondità del lago d’Aviolo.

Agricola vallecamonica
estremo
nautilus
metodo classico
Agricola Vallecamonia Nautilus – Estremo

Altra esposizione che ci ha colpito è stata quella di Cascina Garitina che con la Barbera fa cose egregie. In particolare “Morinaccio sui Lieviti” rifermentato in bottiglia e “Rugiada” Barbera passita. La scelta di imbottigliare con il tappo a vite su tutta la linea produttiva è notevole.

cascina Garitina
barbera
morinaccio
rugiada
Cascina Garitina

Alla fine della terza giornata di fiera, giunti ormai all’ora di chiusura, e anche oltre, l’ultima cantina a cui abbiamo fatto visita è stata I Carpini dove Paolo e suo figlio ci hanno illustrato la loro gamma di vini. In questa azienda dei colli tortonesi il Timorasso e la Barbera la fanno da padroni. In particolare abbiamo potuto degustare tra i Timorasso”Brezza d’Estate” “Timox“e “Rugiada del mattino” e i due spumantizzati metodo classico e metodo Martinotti “Chiaror sul Masso“, tra le Barbera “Sette zolle” e “Bruma d’autunno

I Carpini
timorasso
metodo classico
timox
I Carpini

Potremmo parlarvi di molte altre cantine ed etichette come Bresolin, dei giovani ragazzi che fanno anche loro un rifermentato o i più noti Pieropan con i suoi Soave, Reciotto, Valpolicella e Amarone o Miotto che ha presentato ProFondo un prosecco da rifermentato in bottiglia. Abbiamo voluto parlarvi di vini e persone, secondo noi interessanti, sempre con uno sguardo alla qualità e ai prodotti di nicchia. Insomma tante cose e tante altre che purtroppo non ci è stato possibile visitare e degustare nonostante i tre giorni intensi, magari ci rifaremo il prossimo anno.