Il Cavatappi

Il Cavatappi

Anche se chiamato in diversi modi (cavatappi, tire bouchon, cavaturaccioli) essenzialmente si tratta di uno strumento a vite o a leva che serve a rimuovere il tappo di sughero o di silicone dal collo della bottiglia.

Il cavatappi, grazie alla bizzarria di artigiani che lo hanno forgiato e decorato in diverse fatture, ha assunto nel tempo le più svariate forme, tanto da diventare un oggetto da collezione.

Nessuno sa con esattezza chi abbia inventato il cavatappi. Inizialmente le bottiglie non erano sigillate e i primi tappi sporgevano potendo cosi essere estratti a mano. Il tappo moderno, che aderisce al collo della bottiglia, venne messo a punto solo nel XVII secolo. Il primo brevetto per un cavatappi risale invece al 1795 ad opera di un inglese sir Samuel Henshall.

In commercio si possono reperire modelli in materiali diversi, da quelli più comuni e economici a quelli più pregiati realizzati in oro e argento con decorazioni in madreperla, ceramica e pietre preziose.

I modelli più usati sono due:

  1. Il cavatappi a vite comunemente usato perché molto pratico è composto da un manico di diverse leghe e fatture, una lama retrattile che serve a tagliare la capsula che ricopre il tappo, il verme che si va ad infilare nel tappo e il sistema a leva sagomato che permette di agganciarsi sul cercine del collo della bottiglia.
  2. Il cavatappi a campana costituito da una campana, una vite senza fine e le due classiche leve.

Se vi appassiona la storia degli strumenti vi potrà interessare sapere che a Barolo il farmacista torinese Paolo Annoni ha raccolto negli anni cavatappi antichi e di vario genere, aprendo un museo esclusivamente dedicato a questo oggetto (per informazioni www.museodeicavatappi.it)

Noi tutti siamo abituati ad utilizzare questo strumento, è un gesto consueto ed automatico che ci permette di accedere ad uno dei piaceri della vita ma nel farlo spesso dimentichiamo il tocco di magia e genialità che questi oggetti racchiudono.

Francesco